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L' architettura peer-to-peer e' stata (imprevista da tutti) la killer-application del 2000; quando internet sembrava aver trovato una sua architettura quasi-stabile, imperniata sui portali che servivano ad indirizzare gli utenti nei vari quartieri della rete, un ragazzo americano, Shawn Fenning (soprannominato appunto "napster" per i capelli "a cespuglio") penso' di fare un passo indietro per poter fare molti passi avanti.

Noi siamo abituati a pensare ad internet come a qualcosa di parzialmente categorizzato ma questa e' una illusione perche' il piu' aggiornato motore di ricerca riesce (se va bene) a catalogare il 20% della rete; inoltre l' origine di internet e' di natura diversa: diverse BBS, ognuna col proprio patrimonio di files, per accedere ai quali occorreva sapere dove cercare, e, per garantirne la funzionalita', era obbligatorio contribuire con proprio materiale.

Partendo da questo concetto, Napster ha creato un'architettura decentralizzata dove i files non sono piu' "fissi" all' interno dei siti, bensi' resi disponibili dai singoli utenti; questi mettono a disposizione una porzione del proprio hard-disk in cui sono presenti i files che vogliono condividere; sommando tutte queste "fette" otteniamo la piu' diffusa (intorno ai 50 milioni di utenti iscritti) rete di files-sharing mai creata.

Peer-to-peer significa "da punto a punto" ed e' questa la caratteristica che ha fatto la fortuna di Napster rispetto ad esempio ai motori di ricerca di MP3 che gia' erano diffusissimi nel web; una volta scaricato l' apposito programma, l'utente ha a disposizione un client attraverso cui effettua le sue ricerche, ma, contemporanemente, e' un server per coloro che richiedono le canzoni di cui e' in possesso.

Un sistema talmente potente da dare origine a programmi di tipo commerciale che usano architetture simili e, di causare la reazione delle multinazionali del disco che, dopo una lunga battaglia legale, ottennero il 26 luglio 2000 che Napster chiudesse fin quando non fosse stato in grado di distinguere i files scambati legalmente da quelli di cui non era possibile verificare il copyright; sentenza sospesa per l' impossibilita' tecnica di eseguire il vaglio e, forse, per permettere alle parti giungere ad un accordo extra-giudiziale, cosa puntualmente avvenuta quando BMG (una delle multinazionali del disco) divenne, in autunno, azionista di riferimento di Napster, acquisendone una quota; la stessa soluzione era stata conseguita da MP3.com con un' altra multinazionale.

La situazione a questo punto sembrava normalizzata: il creatore di Napster era multimiliardario, la BMG aveva trovato un nuovo canale di distribuzione (a caro prezzo peraltro, visto che parte del management, non accettando di essere scesi a patti col "nemico", se ne e' andato), gli utenti dovranno pagare un canone mensile (si parla di 5 dollari/mese) per fare quello che prima facevano gratis (ma ora lo potranno fare "legalmente"); ma lo scenario nel frattempo e' mutato.

Noi esamineremo la situazione secondo i diversi punti di vista: discografici, musicisti, consumatori ma la cosa piu' importante a questo punto NON e' quale sia il migliore, ma quale voi sceglierete di usare perche' e' il numero di persone collegate che permette di trovare cio' che stiamo cercando: questo e' il significato del sondaggio qui sotto a cui vi invitiamo a partecipare.

Qual' e' il tuo programma di file-sharing preferito?

Aimster                                                     Audiogalaxy Satellite
Freenet                                                     Gnutella (vari client)
Morpheus, Kazaa, Gnokster                    Napster
WinMX                                                     Altri

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                          Leggi i risultati del sondaggio

 

 

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